Il progetto di Piero Paladini ci ha accattivato perché è un autentica riscrittura, in immagini e parole, delle avventure di Pinocchio. La riscrittura è un processo che Pinocchio conosce bene. L’ha stimolata, e sperimentata, fin dai propri esordi, perché è sempre stato illustrato- e cosa è l’illustrazione, se non una ri-narrazione per immagini secondo una visione personale, arricchita perciò di elementi ed intuizioni nuove, della vicenda che lo scrittore ha composto in parole?
Pinocchio ha ormai superato i centoventi anni di età, e da quasi altrettanti ha conosciuto molte vite nuove o alternative: attraverso la scrittura, il teatro, il cinema, le arti visive.
Tutte ci testimoniano della inesauribile capacità che ha questo personaggio di rigenerarsi e, con l’essenzialità e la densità dei suoi contenuti, mobilitare le nostre risorse fantastiche e la nostra creatività.
La particolarità della riscrittura di Paladini sta probabilmente nella sua visione adulta e consapevole, che non ha avuto paura di affrontare inquietudini e risvolti oscuri che si possono annidare nelle pieghe del non detto di questa storia, che altri prima di lui hanno riconosciuto come una storia anche molto amara, non conciliante né conciliata.
Puo darsi che non tutti si condivida la lettura di Pinocchio data da Paladini. Ma di certo la profondità della suggestione e del coinvolgimento di questo artista troverà un’eco in tutti noi.