Pinocchio e poi… (2011)

Scrivere (belle) favole è arte assai difficile. Scrivere un’«antifavola» compito arduo. Su Pinocchio poi.
Ora, posto che – ipotesi non peregrina – le avventure del nostro amato burattino abbiano titolo per rientrare in tale forma narrativa, ci si accinge qui a leggere una bella favola al rovescio, o meglio, per dirla con Piero Grima, il rovescio di una (bella) favola.
Che è anche il quasi rovescio di un normale libro illustrato – di quelli dove le immagini fanno da corollario al testo, dico – giacché nel nostro caso i quadri di Piero Paladini sono stati concepiti prima del racconto di Grima, per poi essere da quest’ultimo usati come pretesto (o pre-testo) narrativo, quale base iconografica per l’invenzione di un nuovo plot sulla prestruttura della celebre fonte di ispirazione.
Domenico Saponaro

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